Sean Nos Step Dancing - E' una Tradizione ancora viva
"Una volta si diceva, `Un buon ballerino può danzare su un vassoio d'argento e un ballerino veramente eccellente può danzare su una moneta da sei pence.' Ora, ogni ballerino irlandese moderno riempirebbe l'intero palco. Ma, perché comparare i due? Dopo tutto," dice P. O'D., "sono due danze completamente differenti - una, una step dancing tradizionale 'vecchio stile', e la seconda, una più nuova e meno tradizionale evoluzione o variazione". O'D. danza e insegna il vecchio stile, conosciuta come sean nos Irish step dancing. Ha visitato Boston in luglio per tenere un workshop nei pressi della città ed esibirsi al City Hall Plaza. La visita era parte di una trasferta di sette settimane per insegnare a New York, Milwaukee, Chicago, Minneapolis, Toronto e Cape Breton. All'età di 20 anni, O'D. sembra una persona del passato - e non solo per il suo modo di ballare. Per insegnare, egli indossa una camicia di cotone del nonno, dei pantaloni scuri e un paio di scarpe nere con i lacci, con alcune file di chiodi fissati sulla suola. Per esibirsi, egli porta una cravatta, anche nei giorni più caldi dell'anno. Trasporta le sue cassette di musica e un piccolo registratore in una grande valigetta nera. Il suo accento londinese rivela intelligenza e uno spirito gentile e i suoi graziosi occhi blu mostrano curiosità e calore. Quindi, quando danza, i suoi movimenti rievocano la danza di un tempo, dei maestri di danza itineranti nei crocevia dei villaggi o nel cuore delle case di campagna. I suoi piedi fanno battering con rilassati shuffle (spazzolate), hop (saltelli), rock (rullii) e drum (battiti) - complicati e sonori come percussioni - ma graziosi, senza sforzo - come naturali e apparentemente semplici. Il suo corpo rimane rilassato ed eretto e le sue braccia ciondolano leggermente lungo i fianchi. Balla in una spazio di un metro per un metro e mezzo, certo non le dimensioni di un vassoio d'argento, ma poco ci manca. Sembra la copia di Joe O'Donovan - il suo ora ottantenne maestro di Cork, uno degli ultimi ballerini di sean nos con stile Munster. Nato a Quilty, Co. Clare, O'D. e la sua famiglia si trasferirono ad Enfield, proprio a nord di Londra, quando lui aveva due anni. O'D. divenne velocemente un ballerino prodigio all'età di cinque anni. A Camden Town, nel 1983, la madre di O'D. decise di partecipare ad un workshop di set dancing tenuto da O'Donovan e sua moglie Siobhan. "Mio sorella era via e mio frataello e mio padre erano al lavoro," racconta O'D., "così dovetti andarci anch'io." Al workshop, ai ballerini mancava una persona, così O'D. si unì a loro e gli piacque. Gli fu sempre facile, egli racconta, ammettendo di non aver dovuto fare mai pratica. Gli piaceva quella sensazione esilerante e di soddisfazione di imparare nuovi passi. Con il passare degli anni, continuò ad imparare, sia da Joe e Siobhan O'Donovan che da Mick e Breeda O'Donovan (il fratello di Joe che ha sposato la sorella Siobhan). Ora, O'D. ha in testa centinaia di passi e set e, come i suoi maestri, conosce anche la storia dietro questi balli. "A Joe, la storia era molto importante" egli dice, facendo notare che O'Donovan insegna i passi e spiega la loro storia allo stesso tempo. "Per esempio, la set dance solista 'Rodney's Glory'," spiega O'D., "deriva da un poema scritto in irlandese da Eoghan Rua O Suilleabhain nella metà del 18° secolo. O Suilleabhain era nativo della contea di Kerry che trascorse anni all'estero nella Marina Britannica. 'Rodney's Glory', (che é il titolo di un pezzo di musica e di una particolare danza), fu scritto per un Ammiraglio Rodney sulla nave di o Suilleabhain. La struttura e i versi del poema corrispondono alle sezioni di musica e danza. Un'altra set dance tradizionale, chiamata 'The Blackbird', proviene da un poema irlandese del 11° o 12° secolo. La musica e i passi furono composti successivamente, intorno al 1750," racconta O'D., "rendendo 'The Blackbird' la set dance solista più vecchia conosciuta. "Ho imparato 'The Blackbird' da Joe quando avevo 10 anni," dice O'D.. "Joe la imparò quando aveva 10 anni, da Stephen Comerford, che non la poteva più ballare e la dovette insegnare battendo le dita sulle proprie ginocchia. Comerford la imparò quando aveva 10 anni, e quel tempo la danza aveva almeno 100 anni". "E' così che si tramanda la tradizione," dice O'D.. "Si sta tramandando qualcosa a una nuova generazione. E' una tradizione viva. Parte dal passato dritta nel futuro. Oggi, é solo ballo," continua O'D.. Egli osserva che i ballerini irlandese "moderni", come lui li chiama, non conoscono le date e la storia dietro la loro musica o i loro passi. "Non vi é più alcun legame con la musica, la poesia e la canzone." Cosa é accaduto per causare questo cambiamento? "Gli anni tra il 1780 e il 1820 furono d'oro per la step dancing," dice O'D.. Ma gli anni della Grande Carestia che seguirono causarono un declinio nella danza in Irlanda. www.cnag.ieNel 1893, nacque la Lega Gaelica per coltivare la lingua gaelica e promuovere la cultura irlandese. Si tenne la prima gara di ballo irlandese o feis nell'ovest della contea di Cork nel 1899. Dagli anni 1920, feisanna furono organizzate in tutto il Paese. In quel momento, la Lega Gaelica sentì il bisogno di un corpo centrale di controllo per le scuole e le gare di ballo. Nel 1931 venne istituita la Commissione per la danza irlandese. An Coimidiun le Rinci Gaelacha, così come é chiamata in irlandese, con lo scopo di promuovere e preservare la danza irlandese e, allo stesso tempo, fissare delle linee guida e regole per maestri, giudici, scuole di ballo e competizioni. "An Coimisiun voleva preservare i passi," dice O'D., "ma li ha resi totalmente irriconoscibili. Allora diede regole per corsi e gare, richiedendo che gli insegnanti e i giudici fossero certificati [con gli annuali esami T.C.R.G. e A.D.C.R.G.]. Come risultato, molti insegnanti lasciarono la danza irlandese e altri furono banditi per il mancato possesso dell'ufficiale certificazione. Nella metà del 20° secolo, la danza irlandese divenne molto popolare, non solo in Irlanda, ma anche in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Canada. E quindi," dice O'D., "lo stile iniziò a cambiare, con influenze del tip tap e della danza classica." Prima di incontrare O'Donovan, O'D. prese lezioni di danza irlandese moderna per un anno con un maestro che insegnava anche danza classica. I movimenti di danza classica hanno apportato grandi slanci, calci e salti nella danza irlandese moderna. Precedentemente, c'erano solo alcuni movimenti che richiedevano il sollevamento delle gambe molto in alto. "High cuts e altri passi che sollevavano i piedi dal pavimento erano rigorosamente movimenti delle donne," spiega O'D.. "Nel vecchio stile di danza, le donne ballavano solo danze con scarpe leggere come slip jig, single jig e single reel. Gli uomini ballavano con le scarpe pesanti, facendo double jigs, double reels, hornpipes e set dances. Quando queste danze con le hard shoes, scarpe pesanti, divennero più complicate, i ballerini richiesero una musica più lenta. Cercando di inserirvi più passi e battute," spiega O'D., "si dovette dilatare la musica. La danza divenne sincopata, non sincronizzata. Quando era sincronizzata, il ballerino e il musicista si potevano complementare l'un l'altro. Un buon ballerino conosceva bene le sue melodie così come il musicista e sceglieva i suoi passi in base alla melodia che il musicista stava suonando." Oggi, pochi ballerini irlandesi sanno riconoscere le melodie. I passi che loro eseguono sono stabiliti in anticipo e qualsiasi jig, reel, hornpipe o slip jig, purché siano suonate alla giusta velocità, andrà bene. Per finire, c'é il dilemma del ballare su un vassoio d’argento o di potersi muovere lungo tutto il pavimento. Nel suo libro Folk Music & Dances of Ireland, “Musica e Danze Folk in Irlanda”, Brendan Breathnach scrive: Michael Flatley in pausa"Il bravo ballerino danza, come se [la musica] fosse sotto di lui, intrappolando ogni nota di musica sul pavimento e l’uso della mezza porta e del tavolo per interpretazioni da solista indica l’area delimitata sulla quale doveva riuscire a ballare." Durante il suo workshop al Boston College, O'D. guarda l’enorme pavimento di legno alle sue spalle. "Questo sarebbe a malapena sufficiente per Michael Flatley," egli dice. Lo stile sean nos può essere definito per i movimenti tecnici, l’esecuzione di passi, la giusta velocità della musica, il sufficiente spazio ed altro. Ma quando O’D. descrive il suo stile di ballo, lui semplifica le cose. "E’ qualcosa di naturale," egli dice. "Se vedi Michael Flatley ballare, lui perde 5 chili ad ogni spettacolo. Quello non è una cosa naturale. I ballerini moderni sono quasi come degli atleti e una volta che hai raggiunto i 40 o 45 anni di età, non lo puoi più fare. La danza deve essere per tutte le età. E con la set dancing," egli continua, "vedi persone che ballano con un tale impegno che si cambiano la camicia tre o quattro volte nella stessa sera. Gli anziani una volta ballavano anche tre set di seguito e non si levavano mai la giacca, senza una goccia di sudore. Così come la musica è una cosa umana, la danza é una cosa umana."